In riferimento agli articoli di stampa relativi alla caduta del pino marittimo in piazzale Vittorio Veneto, Geat Spa intende spiegare le cause dell’accaduto. Tra queste, la pioggia che ha allentato il terreno sabbioso facendo perdere la presa alle radici della pianta; l’apertura di una piccola voragine sul lato a mare della pianta, sempre dovuta al passaggio dell’acqua. Inoltre, i nostri tecnici hanno rilevato la presenza di un fungo che decompone il legno e che aveva danneggiato una radice dell’albero.
Questo tipo di fungo, nella maggior parte dei casi, non dà segni esteriori di deterioramento della pianta. Né la pianta manifesta alcun tipo di sofferenza. Spesso non è rilevabile neanche strumentalmente.
Nel 2009, sempre su indicazione dei tecnici Geat, si commissionò un ulteriore approfondimento a un professionista esterno con un intervento strumentale proprio sulla pianta caduta. Dall’indagine risultò che quel pino era in buone condizioni. L’unica precauzione raccomandata fu la ripulitura dai rami secchi cosa che Geat eseguì successivamente. L’indagine fu fatta perché nel 2004, proprio su piazzale Vittorio Veneto, si era registrata la caduta di due pini a causa delle avverse condizioni atmosferiche ed erano avvenuti anche altri schianti di minore entità negli anni seguenti. Dunque, non solo quell’albero ma tutta l’area era ed è monitorata da Geat. A seguito di questo ulteriore schianto asintomatico, si sta valutando se fare prove di trazione su alcune delle piante del piazzale. Così come, in altre aree cittadine, Geat continuamente tiene sotto controllo gli alberi che appaiono in condizioni critiche o che vengono in qualche modo segnalati dai cittadini.
Va ricordato, inoltre, che Geat si occupa di pini già dal 2005, con vari studi. Tanto che, già da quell’anno, si sono organizzati diversi convegni a tema, dei quali, l’ultimo nel 2011 si tenne proprio sul pino a Riccione e sulle sue problematiche (gli esemplari su strada nella Perla Verde sono circa 3600). Il progetto sui pini che Geat sta portando avanti in questo periodo (attraverso un team di lavoro che coinvolge i nostri tecnici e professionisti di valore internazionale), il 26 e 28 maggio di quest’anno è stato presentato alla Conferenza Europea di Arboricoltura di Torino.
Da marzo 2013, infine, è ripartito il monitoraggio di tutti i pini stradali di Riccione. Questo è orientato a creare una sorta di carta d’identità del pino, utile a conoscerne lo stato fitosanitario e strutturale. La carta d’identità sarà utile per integrare la pianificazione degli interventi e dei controlli periodici. I dati saranno disponibili nei prossimi mesi. Questa indagine fa seguito a quella del 2009 su tutte le piante presenti nel territorio comunale su sede stradale (circa 16mila).