Da martedì pomeriggio a venerdì notte sono scesi su Riccione 35 centimetri di neve (dato fornito dalla Protezione Civile). Si è trattato di una precipitazione eccezionale. Paragonabile solo alle nevicate e ondate di freddo che colpirono la riviera negli anni '80 e nei primissimi anni '90, quando, prima di mercoledì scorso, per l'ultima volta si chiuse l'autostrada a causa del maltempo.
Questi dati fanno capire quanto il lavoro di Geat, Protezione Civile, Amministrazione comunale e volontari si stia compiendo in una situazione fuori da ogni previsione.
"Geat (a pieno organico) e Protezione Civile lavorano ininterrottamente, 24 ore al giorno da martedì scorso. E continueranno a farlo fino a che la situazione non si sarà normalizzata" - spiegano Alessandro Casadei, presidente di Geat e Riziero Santi, capo della Protezione Civile riccionese.
Prosegue Casadei: "Le lame spartineve hanno lavorato da martedì pomeriggio e per tutto il giorno fino alle prime ore di venerdì mattina. Il loro lavoro è stato impostato per lavorare a pieno regime dalle 20 alle 7 di mattina e con un numero minore di mezzi durante gli orari di maggior traffico per gestire le emergenze e non creare problemi alle auto. Dalle 13 di oggi ce ne sono 8 al lavoro: queste avranno il compito di togliere i lastroni di ghiaccio nelle strade principali di quartiere. Nelle strade a più alto tasso di scorrimento, cioè le vie Bologna, Puglia, D'Annunzio, Milano, Torino, Aosta, Ceccarini, eccetera, gli spartineve sono passati almeno dieci volte in questi giorni. Così come sulla Statale".