La stagione degli sfalci e qualche consiglio utile

Questo è il periodo dell’attesa della primavera, le giornate cominciano ad allungarsi e le ore centrali sono caratterizzate dalla presenza di temperature più miti rispetto a quelle canoniche che scandiscono l’inverno.

Tutti ci accorgiamo che la natura nel suo complesso e con i propri tempi comincia a risvegliarsi. Come Geat ci stiamo preparando alla parte di stagione più intensa dell’anno. Stiamo terminando il periodo delle potature e si comincia con la stagione dei tagli dell’erba primaverili.

Gli interventi sui tappeti erbosi nel periodo primaverile sono quelli che generano solitamente le maggiori difficoltà di gestione, in quanto l’erba cresce ovunque e contemporaneamente con grande vigoria e, inevitabilmente, partendo a sfalciare da una parte di città, prima di terminare il giro ci si impiega diversi giorni e, quando si arriva alla fine, in queste ultime aree raggiunte dal servizio, l’erba è veramente molto alta. Inoltre, nel periodo primaverile, i tappeti erbosi crescono di oltre un centimetro al giorno e le operazioni di sfalcio sono più laboriose e lunghe, in quanto ci troviamo ad affrontare prati molto fitti, con erba alta e bagnata. Oltre a questo, il periodo da marzo a maggio è normalmente intervallato da giorni di pioggia e di conseguenza i giorni lavorativi si riducono. Potreste pensare: perché non si inizia prima? Domanda pertinente. Ci abbiamo pensato, ma occorre calcolare bene quanto prima perché, se si anticipa troppo, crescendo l’erba molto velocemente, si ha come risultato di dover fare un taglio in più e quindi di aumentare i carichi di lavoro e rischiare di lasciare indietro alcune aree. Da programma, ogni area verde del Comune di Riccione ha un numero di tagli erba annuali programmati e se ne anticipiamo troppi rischiamo di andare in crisi a fine anno.

Inoltre, le stagioni calde si sono estremamente allungate e i tappeti erbosi crescono già da fine febbraio e continuano a crescere fino a dicembre; quindi, occorre gestire le risorse per poter garantire la miglior qualità possibile per tutto il tempo.

In ogni caso già quest’anno l’attività di sfalcio, che solitamente viene avviata a inizio aprile, verrà anticipata.

A Riccione ci sono circa 1,5 milioni di metri quadrati di prati e durante l’anno vengono sfalciati mediamente 5,5 milioni di mq. Si sottolinea il termine mediamente perché in alcune aree (soprattutto quelle turistiche e di pregio) i passaggi sono più frequenti rispetto ad altre.

Una parte degli sfalci la si fa raccogliendo il materiale tagliato ed una parte triturando tutto in loco.

Questo viene fatto al fine di rimuovere meno sostanza organica possibile dai prati ed effettuare interventi più sostenibili ed a minor costo. Normalmente il primo taglio e spesso anche il secondo vengono fatti con raccolta, questo perché con il primo taglio si eliminano tutti i residui secchi dell’inverno e tutto lo sporco che c’è; il secondo taglio viene fatto con raccolta perché il materiale vegetale da portare via è talmente tanto che lasciato lì soffocherebbe il prato, in più è difficile che si secchi velocemente perché siamo ancora in primavera. Dal terzo taglio cerchiamo di lasciare lo sfaglio minuziosamente tritato sul posto in modo che possa fare da fertilizzante seccandosi.

Questa modalità di gestione dei prati è indicata anche per i prati privati. E’ logico che il cittadino nella sua proprietà faccia sicuramente più sfalci di quelli che noi facciamo sui prati pubblici, ma il criterio può essere il medesimo.

Un piccolo consiglio: fate il primo taglio portando via tutto il materiale tagliato comprese le foglie secche ed i rametti a terra, poi fate una bella concimata con la semplice Urea o con altri concimi azotati. Nei tagli successivi, se fatti con una buona frequenza, potrete valutare di lasciare a terra l’erba tagliata, logicamente se non appare con la sembianza di strisce continue di prato stile fieno; in tal caso ripassateci sopra appena appassita e triturate bene tutto. Con l’arrivo dell’estate questa pratica sarà estremamente più semplice perché l’erba crescerà meno e sarà più asciutta, seccandosi in poche ore.

Un ulteriore consiglio: anche l’ultimo taglio autunnale fatelo con la raccolta, per asportare più residui possibili che si sono accumulati durante l’estate. I nostri sono consigli generici, in quanto occorre tenere in considerazione il tipo di prato che avete, sia come essenza sia se è irrigato o non irrigato. Quest’ultima considerazione è molto importante, in quanto fa variare sensibilmente il numero di interventi da fare. Per fare un esempio sul verde pubblico di Riccione, si passa dai 4 tagli di un prato non irrigato a 12 tagli di un prato con impianto di irrigazione. Certo, questi numeri sono indicativi perché il numero di interventi può cambiare sensibilmente da annate piovose ad annate siccitose.

Buona primavera a tutte e tutti!!

 

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